Molti pensano che il Karate sia una disciplina poco complessa ma, in realtà, si tratta di un’arte marziale dalle mille particolarità. Si è sviluppata nell’isola di Okinawa, situata nell’arcipelago delle Ryukyu, e poi in tutto il mondo. È nata grazie all’unione di alcuni metodi di combattimento, ideati appunto nell’isola, e alcune tecniche di combattimento che radicano le loro origini nel Sud Est asiatico e in Cina, principalmente nella regione Fujian (Fukien).
Calci, colpi di pugno o di mano circolari o diretti, immobilizzazioni e tanto altro: queste sono principali caratteristiche e mosse di un’arte marziale ideale per permettere a chi la pratica di aumentare le proprie capacità di autodifesa contro quelle che possono essere le più comuni aggressioni o anche altre specifiche necessità.
Ma che cos’è il Wado Ryu Karate?
È utile sapere che le tecniche nate a Okinawa vennero rivisitate e subirono numerose interpretazioni, tutte molto particolari. Pertanto, nacquero tante tipologie di Karate ma, tuttavia, quello del Wado Ryu è essenzialmente il primo vero stile (a sé stante) originario del Giappone: è una particolare fusione, ad opera del maestro Otsuka, tra il Rykyu Kenpo To-Te-Jitsu e lo Shindo Yoshin Ryu Jujitsu. Consiste in un insieme di posizioni molto alte e perlopiù naturali, e la distanza di combattimento tra una persona e l’altra è medio-corta.
Otsuka stesso tramandò costantemente questo insegnamento: “il nostro movimento è la manifestazione del nostro spirito”. Perciò, mobilità, fluidità e velocità sono le principali peculiarità delle tecniche appartenenti a questo stile. Non è la mossa stessa a fare la differenza, ma bensì le sue caratteristiche e quindi il modo in cui viene fatta. Il Wado Ryu Karate prevede l’esecuzione di proiezioni, immobilizzazioni, leve articolari e strangolamenti. Molte mosse vengono accompagnate dalle tecniche di percussione, atemi waza, che hanno l’intento di provocare un trauma anatomico di aree sensibili del corpo, permettendo così di neutralizzare l’avversario molto velocemente.
Inoltre, il maestro Otsuka cambiò il consueto schema dell’attacco, seguito da parata e contrattacco, eliminando la parata e proponendo uno schema più semplice ed efficace: “attacco-contrattacco“. Al posto della parata, e quindi del forte contrasto, ha insegnato a schivare i colpi e poi a passare al contrattacco. In questo stile di Karate sono perciò molto importanti le tecniche, l’attenzione e le abilità (che si affinano con il tempo).
Il Wado Ryu fa bene
Il Wado Ryu ci propone numerosi benefici da un punto di vista psico-motorio e per questo è indicato anche ai bambini, dai 5 anni in su. Mentre questi ultimi possono venire indirizzati al pre-agonismo, anche chi è più grande, adulto o anziano può praticare, ma a livello amatoriale.
In ogni caso, le lezioni vengono adattate alla preparazione e alle caratteristiche dei partecipanti, e per riuscire a dare il meglio in questa disciplina, serve tanta buona volontà e la voglia di conoscersi e migliorarsi: anche se si tratta di un’arte marziale e di autodifesa, lo scopo del Karate è “vincere senza combattere”. Perciò, è ovvio che può includere persino una piccola sfida che possiamo fare a noi stessi.
Dall’età adulta, è uno stile perfetto per tonificare polmoni e diaframma, e per rinforzare il cuore. In generale, il Karate si presenta come una disciplina completa sia per quanto riguarda lo sviluppo fisico che quello spirituale. Aiuta infatti a sentirsi più tranquilli e a mantenere l’autocontrollo; ad avere un corpo sano e a muoversi più fluidamente; e può migliorare le nostre capacità di concentrazione e attenzione, ma anche rafforzare i nostri principi etici e morali. In poche parole, se volete provare il Wado Ryu Karate, avete scelto una disciplina eccellente sotto ogni punto di vista!