Ci scherziamo su perché lo spirito di questo sport è comunque votato al divertimento, il che non impedisce che si possa arrivare a praticarlo anche a livello professionale, soprattutto quando, come nel nostro caso, i Corsi Padel sia per Adulti che per Bambini sono tenuti da personale qualificato e accreditato, nello specifico gli istruttori di Secondo Livello Alessandro e Stefano Pupillo, campioni italiani 2014 e 2015.
Caspita, penserete, non uno ma due maestri! E sì, perché il Padel è uno sport di coppia: se non ne avete mai visto una partita, vi suggeriamo di pensare ad un match di tennis, da cui deriva e a cui somiglia molto, e di mescolarlo con lo squash e il racquetball, e di immaginarlo su un campo diviso in due da una rete ma di dimensioni ridotte (20 metri per 10), che può essere out o indoor, e che differisce dai suoi progenitori non solo per le racchette (racchette, non padelle!) che sono più piccole e non presentano incordature e soprattutto per la regola che ammette che i muri delimitanti il fondocampo siano parte dell’area di gioco.
Per dirla in termini semplici: se la palla rimbalza sui muri (che nel caso dei professionisti sono sostituiti da pareti trasparenti) del campo di padel, prima di maledire la vostra incapacità sappiate che non avete commesso alcun fallo e siete ancora in gioco!
Quindi, se volete sapere in due parole perché il Padel può essere una valida scelta, è innanzitutto perché si tratta di uno sport nato per errore (di un ricco signore messicano che negli anni Settanta sbagliò il calcolo per la costruzione di un campo di tennis nella sua villa, ma anziché lasciar perdere invento nuove regole), e come buona parte degli errori si rivela cosa buona e giusta; poi perché è adatto a tutte le età; non richiede competenze o allenamenti specifici (a livello hobbistico, chiaramente); e infine perché rappresenta un’attività “sociale” che si gioca sempre in coppia, anche mista, quindi per i single in cerca di anima gemella potrebbe essere come il coperchio sulle pentole, giusto per non discostarci troppo dalle “padelle” di cui sopra!